martedì 22 dicembre 2009

100 ANNI DEDICATI ALLA MONTAGNA E AL BOSCO

Il Conte Cesare Ranuzzi-Segni fu il primo Presidente della Società e fu l'animatore dell'importante Congresso Forestale Italiano svoltosi a Bologna nel 1909, in cui venne denunciata la grave situazione della montagna italiana e la carenza di una efficace legge volta a tutelare i boschi e a promuovere la sistemazione idraulico-forestale dei bacini montani. Il Professore Alessandro Ghigi, eletto dopo pochi anni alla presidenza della società, scrisse in proposito:"In quel congresso vennero fissate le linee fondamentali della politica forestale e montana, che poi venne svolta nei cinquanta anni successivi. Furono espressi voti e date importanti indicazioni su una migliore e più efficace applicazione del vincolo forestale, sulla necessità di costruire un forte demanio forestale da parte dello Stato, sul passaggio delle guardie forestali provinciali alle dipendenze dello Stato, sulla riforma dell'Amministrazione forestale, sulla legislazione dei bacini montani...". Come Presidente, il Prof. Ghigi organizzò a Bologna nel 1959, in occasione del 60° anniversario della Società, il "Congresso Nazionale per la Protezione della Natura in relazione ai problemi dell'economia montana", che registrò una grande affluenza di studiosi, tecnici e amministratori pubblici. In quell'occasione venne raccomandata l'emanazione di provvedimenti legislativi volti a tutelare le innumerevoli ricchezze, produttive e non, della montagna, anticipando alcuni concetti e previsioni che oggi sono alla base dello sviluppo turistico montano e di una nuova economia basata sulla tutela dei valori naturali presenti in questi territori. Sotto la Presidenza del Prof. Ghigi e quella successiva del Dott. Battista Colò, nonchè con l'essenziale e concreto aiuto del Corpo Forestale dello Stato e della Cassa di Risparmio di Bologna, vennero portati a termine i lavori di ricostruzione del piccolo rifugio in proprietà della Società, posto all'interno dell'Abetina "Ranuzzi-Segni" ed altri importanti lavori di miglioramento dell'Abetina stessa, realizzata ancora ai primi del 1900 su un pascolo fortemente degradato, la cui estensione oggi raggiunge i 33 ettari circa. Con la presidenza del Prof. Gabriele Goidanich, la Società proseguì la collaborazione con le organizzazioni naturalistiche e scientifiche a livello locale e naturale, partecipò con importanti contributi scientifici anumerosi convegni e gruppi di lavoro riguardanti le foreste e la montagna, curò la rivista "Natura e Montagna" fino al 1986, anno in cui cessò per motivi finanziari la co-direzione della rivista con l'Unione Bolognese Naturalisti. Presidente il Prof. Goidanich, la Società festeggiò il suo 90° anniversario organizzando a Castiglione dei Pepoli, con la collaborazione della Società Botanica Italiana e dell'Associazione Nazionale Dottori in Scienze Forestali, un simposio su " I boschi italiani - Valori naturalistici e problemi di gestione" in cui vennero illustrati e dibattuti da autorevoli relatori e dai numerosi partecipanti i maggiori problemi e le prospettive riguardanti la tutela e una moderna valorizzazione dei nostri boschi. Gli Atti di quel convegno testimoniano una modernità di idee e di prospettive che hanno trovato in seguito un ampio consenso nel mondo scientifico ed operativo. Il problema di conciliare le diverse funzioni del bosco, e principalmente quella produttiva con quella di tutela ambientale, allora evidenziato con adeguato rilievo, è tuttora oggetto di attenzione in relazione anche ai timori determinati dall'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera e di cui si è preso coscienza solo in questi ultimi anni, considerato, almeno in parte, responsabile del riscaldamento globale e delle non unanimemente riconosciute modifiche al clima mondiale.

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